martedì 8 novembre 2011

Diario del tempo: due giorni a caso






Venerdì 2 luglio 2010 - ore 9,30
Ho letto la storia del vecchio albero e del bambino che cresce. Una bellissima storia d'amore. Purtroppo succede propio così e me ne voglio ricordare ogni giorno...anzi, mi piacerebbe anche disegnare con tutta la passione e la dedizione che ho dentro. Sarebbe una grande illuminazione.





Domenica 4 luglio 2010- ore 22,00
Non mi ero accorta che era da due giorni che non scrivevo . Ora sono a casa da sola. Lori e Fede sono a Valbonella e si staranno sicuramente divertendo. Elisa invece è dalla nonna e forse rimane fino a martedì.
G. tra poco arriverà a casa da me...

Dentro ogni situazione esistono infinite sfumature. Parte da noi la possibilità di farle entrare in gioco. Quando c'è una mancanza e si avverte un vuoto sicuramente vuole dire che già si sta riempiendo uno spazio vuoto  che chiamava per essere riempito.

Riabituarsi ad ascoltarsi e ad ascoltare, risvegliarsi come se fossimo appena nati.
Così può succedere di ritrovarsi in uno spazio nuovo, sconosciuto, accogliente e colmo di sorprese, di fruscii che orchestrano con le cascate cristalline riunendosi nel lago delle fate.
Un pozza d'acqua trasparente dentro cui vedere il nostro volto più autentico e vero.
Tintinnano  voci antiche, richiamano al presente e ad essere questa volta interi.
Non più divisi, ma cerchi completi che si lanciano come frecce precise nell'aria celeste per poi ritornare nel piccolo fuoco di fiamma mai spento.

Ho fatto un altro passo, ma spesso mi sono ritrovata al punto di partenza a guardarmi intorno senza capire... questa volta però i miei piedi sono ben attaccati al terreno e sanno come godere del viaggio in sé.
Perchè scrivo tutte queste cose senza un collegamento logico?
Non lo so... so solo che farlo mi rende libera. Continuerò a farlo ancora.

2 commenti:

  1. è bello leggerti...
    mi hai anche fatto pensare o meglio riflettere sul periodo non bello che sto vivendo...
    i sentimenti sono ingarbugliati con spessi fili di rabbia e dolore e la voglia di scappare dalle poche cose belle della mia vita e forte per me ultimamente..
    come se rovinare tutto con le mie mani fosse un modo per salvaguardare chi amo dalle brutture del destino..
    a volte vorrei prendermi a schiaffi da sola, è che i vuoti che sento in realtà sono "altro"..sono forme nuove e forse più profonde di affetto e comprensione ...che è quello di cui ho davvero bisogno, e non certo di restare ancora più sola..


    grazie Cristina..


    Mad

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  2. Grazie a te Serena per averlo letto! ci sono momenti che con la loro forza vogliono insegnarci qualcosa di grande!
    Ti abbraccio cara Mad!

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