Esco fuori in giardino. I grappoli stanno maturando, sono di un rosso brillante, presto diverranno quasi blu e rilasceranno il loro profumo. Il vino quest'anno avrà un bouquet molto intenso. Guardo la campagna intorno: è un caldo pomeriggio senza tempo.
La natura è la metafora di come vivere! Non c'è fretta, ma totale presenza, essere ciò che si è, in abbondanza. L'intero pianeta è in abbondanza. E in questo mio piccolo podere, quanti uccelli, quanti alberi, fiori, quanti insetti ronzanti: tutti dentro un'unica vita, un unico essere, una sola esistenza. Non c'è fretta, nessun posto dove andare, non c'è niente da fare. E niente da nascondere: tutto è manifesto. È tutto qui.
C’è un tempo per seminare e uno per raccogliere, un tempo per nascere e uno per morire. Ogni cosa ha il suo tempo, tutto accade in modo naturale, spontaneo. Ciò che ha da accadere, accadrà. Ciò che doveva accadere, è accaduto.
Sento il suono della sua risata che attraversa l'aria come il richiamo di un uccello. Anche lei, la mia amata, adesso è scesa in giardino. Sta annaffiando i fiori e si prende un momento di riposo.
Hai un modo nuovo di portare i capelli oggi, tirati indietro e legati in uno chignon che ti fa risplendere il viso ancora di più...
Ti amo da così tanti anni, e sussurro per te sempre nuovi nomi, parole dolci solo per aiutarmi a giocare con il mistero, il mistero dell'altro, il mistero di un altro, il mistero dello stare soli e dello stare insieme, di due persone che diventano un'anima sola senza perdere la propria identità. Il mistero di questo rispetto, dell'accettazione di ciò che è. Nelle stelle, nel bosco, dentro di noi...
Perché tu, amore mio, sei come le rose e le farfalle che i bambini tentano sempre di catturare, fino a quando diventano grandi e imparano a lasciarle stare.
Abbiamo imparato a lasciare che ognuno di noi fosse quello che è. Ed è più di quanto io avrei mai immaginato."
(Prembodhi autore de "Il Tarocco Intuitivo")