sabato 26 novembre 2011

Regina di coppe

Shakespeare Tarot

"La Regina di Coppe è il Cavaliere che ha placato la sua sete. E' nato l'amore e la regina può lasciarsi andare e perdersi nei suoi sentimenti. E' tutta fatta d'acqua: il suo corpo si adatta al trono come l'acqua prende la  forma del bicchiere dove viene versata, e i suoi piedi sono diventati tutt'uno con l'oceano. Il suo trono è un guscio, un'apertura, un grembo. E' l'innamorata, la sognatrice che raccoglie sassolini in riva al mare, la donna fatale che non si lascia mai sfuggire l'occasione di ammirarsi allo specchio, la govane madre amorosa, la sirena, la sensitiva che scruta il futuro nella sfera di cristallo. E' Penelope che attende il ritorno del suo amore lontano."

tratto da: M. Montano
I tarocchi, specchio della vita
Lyra libri

mercoledì 16 novembre 2011

Un mantello volante

Segnalibro - acquerelli e pastelli su carta cotonata -


Un mantello invisibile e volante, punteggiato da vibranti stelle, copre le paure senza fale andare via.
Le scopre e loro si alzano: come giganti si avvicinano ma quando parlano ritornano ad essere piccole, trasparenti e fluide come l'acqua del fiume.
Nascondersi dietro ad un mantello fantastico e colorato non può essere per sempre. Prima o poi bisogna togliersi il mantello. 
Le difese cadranno e la presenza di sè semplicemente sarà pronta per incontrare l'immensità del vuoto.
- 3 ottobre 2011 -

martedì 8 novembre 2011

Diario del tempo: due giorni a caso






Venerdì 2 luglio 2010 - ore 9,30
Ho letto la storia del vecchio albero e del bambino che cresce. Una bellissima storia d'amore. Purtroppo succede propio così e me ne voglio ricordare ogni giorno...anzi, mi piacerebbe anche disegnare con tutta la passione e la dedizione che ho dentro. Sarebbe una grande illuminazione.





Domenica 4 luglio 2010- ore 22,00
Non mi ero accorta che era da due giorni che non scrivevo . Ora sono a casa da sola. Lori e Fede sono a Valbonella e si staranno sicuramente divertendo. Elisa invece è dalla nonna e forse rimane fino a martedì.
G. tra poco arriverà a casa da me...

Dentro ogni situazione esistono infinite sfumature. Parte da noi la possibilità di farle entrare in gioco. Quando c'è una mancanza e si avverte un vuoto sicuramente vuole dire che già si sta riempiendo uno spazio vuoto  che chiamava per essere riempito.

Riabituarsi ad ascoltarsi e ad ascoltare, risvegliarsi come se fossimo appena nati.
Così può succedere di ritrovarsi in uno spazio nuovo, sconosciuto, accogliente e colmo di sorprese, di fruscii che orchestrano con le cascate cristalline riunendosi nel lago delle fate.
Un pozza d'acqua trasparente dentro cui vedere il nostro volto più autentico e vero.
Tintinnano  voci antiche, richiamano al presente e ad essere questa volta interi.
Non più divisi, ma cerchi completi che si lanciano come frecce precise nell'aria celeste per poi ritornare nel piccolo fuoco di fiamma mai spento.

Ho fatto un altro passo, ma spesso mi sono ritrovata al punto di partenza a guardarmi intorno senza capire... questa volta però i miei piedi sono ben attaccati al terreno e sanno come godere del viaggio in sé.
Perchè scrivo tutte queste cose senza un collegamento logico?
Non lo so... so solo che farlo mi rende libera. Continuerò a farlo ancora.